\paperw9000 \margr0\margl0 \plain \fs20 \sl240 \f1 \fs24 Nel quarantennio della sua esistenza, dal 1949 al 1990, la RDT segu∞ un percorso politico completamente diverso dalla RFG
sia per impulso del contesto internazionale dal quale era scaturita la sua fondazione, sia per iniziativa del nucleo dirigente del Partito di unitα socialista (Sozialistische Einheitspartei Deutschlands, SED) che mantenne il monopolio del potere.\par
N
ata con lÆambizione di fornire unÆalternativa socialista alla rinascita del capitalismo nella parte occidentale della Germania, la RDT si trov≥ immediatamente ad affrontare le difficoltα di unÆarea geografica fornita essenzialmente di risorse agricole. L
a costruzione forzata di una industria di base, a partire dal polo industriale della Sassonia e dallÆuso di una riserva di energia tipicamente ôsporcaö come la lignite, fu allÆorigine del relativo successo economico che, tra gli anni Sessanta e gli anni
Settanta, port≥ la RDT ai massimi livelli produttivi nellÆambito del blocco sovietico. Questo tipo di sviluppo, con il passare degli anni, si rivel≥ insostenibile per gli oneri che imponeva ai lavoratori: la rigiditα delle norme di lavoro fu allÆorigine
della rivolta operaia del 17 giugno 1953, che da Berlino Est dilag≥ in altre localitα della RDT e fu repressa sanguinosamente dallÆintervento delle forze sovietiche. Essa fu forse lÆesempio pi∙ vistoso del costo che comportava, per il mantenimento di un
consenso intorno alla SED, uno sviluppo forzato modellato sullÆesempio dellÆURSS e ulteriormente squilibrato dallÆesigenza di fornire a questÆultima le riparazioni imposte dalla conferenza di Potsdam. Giα durante la gestione di W. Ulbricht, segretario ge
nerale della SED dal 1950 al 1971 e capo dello Stato dal 1960 al 1973, si manifestarono alcuni tratti tipici che avrebbero caratterizzato lÆintera storia della RDT: lÆaffermazione di un sistema politico di fatto a partito unico, un radicale processo di t
rasformazione dellÆeconomia e un forte protezionismo sociale.\par
La trasformazione dellÆeconomia si bas≥ da un lato sulla crescita dellÆindustria siderurgica, meccanica e chimica, dallÆaltro sulla statizzazione pi∙ estesa possibile in tutti i settori p
roduttivi (dal passaggio in proprietα collettiva delle terre espropriate nella prima fase della riforma agraria allÆindustria di nuova fondazione, alle attivitα artigiane). La scarsitα di materie prime accentu≥ rapidamente la dipendenza dalle forniture d
ellÆURSS. LÆintegrazione nel COMECON con gli altri paesi del blocco socialista, a partire dal 1955, assicur≥ lÆinserimento in un mercato internazionale retto dai principi dellÆeconomia collettivista e lÆuso della tecnologia pi∙ avanzata dellÆURSS. Soltan
to dallÆinizio degli anni Settanta, con lÆavvio della gestione di E. Honecker, segretario generale della SED dal 1971 e capo dello Stato dal 1976, si persegu∞ uno sviluppo pi∙ orientato verso la produzione di beni di consumo e il soddisfacimento di bisog
ni primari della popolazione; il sistema, fondato su una scarsa possibilitα di accumulazione e su un esteso investimento di forza-lavoro, mantenne una sua misura di efficienza fin quando fu sostenuto dai rifornimenti e dagli scambi con gli altri paesi de
l COMECON. Fu soprattutto lÆerogazione di servizi sociali che procur≥ un certo consenso da parte della popolazione, malgrado la crescente burocratizzazione del sistema politico, che non consent∞ mai una reale partecipazione popolare nΘ libertα di espress
ione culturale.\par
Il permanente conflitto con gli intellettuali e il regime di controllo poliziesco non consentirono di porre salde radici politiche al regime, che fu fortemente screditato dalle ripetute fughe verso lÆOvest. Tuttavia, fin quando non f
u travolta dalla resistenza dei capi della SED a prendere coscienza della grande trasformazione avviata in tutti i paesi dellÆEst dalle riforme di M. S. Gorbaπδv in URSS, la RDT era riuscita a conservare un suo pur precario equilibrio. Il trattato del di
cembre 1972 con la RFG ne aveva riconosciuto il diritto ad autonoma esistenza e gli accordi per Berlino avevano contribuito in qualche misura a mitigare le ripercussioni negative, anche dal punto di vista psicologico, del famigerato muro. Dopo il trattat
o con la RFG, nel quadro della distensione internazionale, la RDT ottenne il massimo consolidamento della sua situazione internazionale: la visita nella RFG di E. Honecker, ricevuto a Bonn nel settembre 1987 con gli onori dovuti a un capo di Stato strani
ero, sembrava quasi convalidare, a onta di ogni riserva, la tesi della RDT dellÆesistenza di due stati tedeschi.